Colatura di alici, così l'essenza del mare diventa eccellenza da proteggere
Più di 2000 anni di storia e 5 di lavori e burocrazia, e ora finalmente la Dop per il condimento di Cetara che ha conquistato il mondo
Quante volte abbiamo sorriso davanti a quelle piccole bottigliette vuote esposte nei negozi di amenità e souvenir con la scritta “profumo di mare”.
Ecco, quelle piccole ampolle potrebbero davvero contenere l’essenza più profonda e avvolgente del mare della costiera, la Colatura di Alici di Cetara. E da qualche giorno, quel profumo di mare è certificato da una Denominazione di origine protetta.
Colatura di alici di Cetara, quell'essenza di mare che ha vinto contro ritrosie e disfattismo
L’Italia festeggia infatti una nuova Dop, che si aggiunge a un elenco già composto da altri 307 prodotti eccezionali. La Colatura di Alici di Cetara Dop. Cinque anni di iter burocratico e programmatico e il pregiato liquido, lontano discendente del Garum romano - salsa liquida di interiora di pesce e pesce salato che gli antichi romani aggiungevano come condimento a molti piatti. – prodotto nel piccolo borgo di pescatori di Cetara, entra nel novero delle denominazioni di origine, tagliando un traguardo importantissimo per la valorizzazione di una storica antica tradizione e per la la promozione di un territorio. “Quando cominciammo a parlare agli inizi del nuovo secolo della possibilità di una tutela di rango europeo per la colatura, il giudizio sprezzante di pochi 'sapientoni' fu deciso: non perdete tempo, non ci riuscirete”. Ricorda Secondo Squizzato, ex sindaco di Cetara e tra i più ferventi sostenitori della nuova Dop. “La storia, fortunatamente, ha dimostrato che la determinazione a conseguire gli obiettivi e la competenza di chi ha assistito il percorso, fra i quali il prof. Vincenzo Peretti dell'università Federico II di Napoli, sono elementi che consentono di tagliare un traguardo importante per un'intera comunità locale”.